Il signore di Stonegrave Hall by Helen Dickson

Il signore di Stonegrave Hall by Helen Dickson

autore:Helen Dickson
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: Foreign Languages, rosa, Foreign Language Fiction, Romance, Italian, Literature & Fiction
editore: HARLEQUIN MONDADORI
pubblicato: 2014-07-20T22:00:00+00:00


7

Mrs. Fenwick rispose alla lettera di Victoria esprimendole le proprie condoglianze per la sua recente perdita e informandola che sarebbe stato un vero piacere averla ospite per qualche tempo.

Dunque le rimanevano ancora due settimane da trascorrere in quella casa insieme a Laurence, cenando con lui sera dopo sera. In quelle occasioni lui si mostrò sempre cortese e distaccato, non un gesto o una parola tali da lasciar credere che serbasse un ricordo di ciò che entrambi avevano provato, il giorno di quella prima lezione di equitazione: la consapevolezza del desiderio reciproco, il bacio che si erano scambiati dopo essersi sfiorati il volto a vicenda in un gesto tanto intimo e dolce.

La residenza dei Fenwick era una vasta e imponente dimora lungo la Mount, appena fuori York.

Mr. Fenwick era un avvocato molto stimato in città e sua moglie partecipava a ogni sorta di attività filantropica. Avevano altri tre figli maschi e Amelia, l’unica femmina, era la minore.

Dopo aver preso accordi per il rientro, informandola che le avrebbe scritto per comunicarle la data esatta in cui sarebbe passato a riprenderla, Laurence si rimise in viaggio verso Londra. Per quanto la rattristasse vederlo partire, Victoria si consolò immergendosi nella vita quotidiana di quella simpatica famiglia, che aveva avuto modo di conoscere bene durante il periodo trascorso a York frequentando l’Accademia.

Era soprattutto felice di ritrovare la sua amica Amelia, una vivace brunetta. Tante di quelle cose erano accadute a Victoria da quando aveva lasciato la scuola che le due ragazze ebbero molto da raccontarsi. In una bella giornata tiepida, con il cielo attraversato da nuvolette bianche soffici come ovatta che si riflettevano sulla superficie tranquilla del fiume Ouse, le due amiche si recarono a York per fare acquisti nei negozi più esclusivi, dove la clientela che poteva permettersi i loro prezzi esorbitanti si faceva confezionare abiti su misura. La maggior parte delle commissioni fu per Victoria, la quale rientrò dalla spedizione sospirando soddisfatta.

Si stava divertendo a York, per quanto il suo lutto recente potesse permetterlo. Trascorse sei settimane ricevette una lettera di Laurence, che la informava di come, a causa di sopraggiunti impegni di lavoro, sarebbe dovuto rimanere a Londra più di quanto avesse previsto e la invitava a prendere accordi per rientrare a Stonegrave Hall senza di lui. Victoria rimase a fissare il foglio, pensando a lui, e sollevò la mano sfiorandosi la guancia con la punta delle dita, come aveva fatto innumerevoli volte nel corso delle settimane passate. Chiuse gli occhi e immaginò molto di più: un bacio, una carezza, la mano di lui sul proprio petto. Con la mente occupata da tali pensieri, decise di far subito ritorno alla Hall.

Laurence allungò le gambe davanti a sé e sollevò il capo, ricevendo sul viso la brezza fresca che entrava dalla finestra aperta del suo ufficio presso la Rockford Enterprises. Fuori, le ombre andavano rapidamente allungandosi mentre il sole tramontava sul porto fluviale di Londra. Ben presto la stanza venne avvolta dall’oscurità notturna.

Brandon, il segretario, parve sbucare dal nulla, facendo tremare il pavimento con il suo passo pesante.



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